20/11/2016 Luciano Pignataro WineBlog
“… quello che, durante il Back to the Wine a Faenza mi ha incuriosito e “piaciuto tantissimo”, è il SOTTOFONDO 2015, un vino che riporta in auge una vecchia tradizione di rifermentazione in bottiglia.” [Andrea de Palma parla del nostro Sottofondo]
11/08/2016 Etesiaca
“Dietro queste 4 etichette, peraltro davvero molto carine, si cela la storia di 3 giovani, una storia fatta di talenti e competenze e di tanta voglia di fare.” [Nadia Iacopini parla di Tunia]
30/09/2015 Vino da Burde
“… a partire da Vermentino e Trebbiano compiono una delle poche magie di questa tipologia ovvero coniugare naso ossidativo da sherry vin santo con note di mallo di noce, castagne, agrumi canditi con una bocca pulsante e viva.” [Andrea Gori parla di Chiarofiore]
11/10/2015 Vino da Burde
“Fine e distinto, non ha nulla di tanti altri cabernet toscani tutti muscoli e potenza …” [Andrea Gori parla di Cantomoro]
“…è un vino molto pacato ed equilibrato con un tannino ancora acceso che lo rende ben abbinabile a molti piatti della tradizione. Lunghissima la persistenza di fruttato ampio ed elegante nel palato, un vino carezzevole ma non ancora domato dagli anni, ideale da bere adesso.” [Andrea Gori parla di Chiassobuio]
29/11/2015 Billigt Vin
Chiarofiore: “Verkligen spännande vin i en helt egen stil” (*un vino davvero intrigante con uno stile tutto suo [ndt])
Chiassobuio: “Körsbär, balsamico, kryddor, frisk syra och balanserade tanniner. Håller säkert för ytterligare lagring men passar min smak perfekt just nu.” (*Ciliege, balsamico. Spezie, freschezza, acidità e tannini bilanciati. Sicuramente aspetta un ulteriore invecchiamento, ma si adatta perfettamente al mio gusto proprio adesso [ndt])
Cantomoro: “må vara Tunias internationella vin men det smakar otvetydigt Toskana. Visst finns här en del typiska cabernet-drag men vinet är elegant och återhållsamt.” (*può essere il vino internazionale di Tunia ma ha un gusto inconfondibilmente toscano. Certamente vi sono alcuni tratti tipici del Cabernet, ma il vino è elegante e sobrio. [ndt])
[Ingvar Johansson dalla Svezia, parla di noi]
21/10/2015 Sale e Pepe
“Prodotto da viti quasi cinquantenni di Trebbiano e Vermentino, il Chiarofiore rappresenta bene la tradizione toscana di un biacco secco senza fronzoli” [Sandro Sangiorgi]
05/10/2015 Non Solo Tappo
“Mi piace assai, Francesca ci ha preso, cavolo se ci ha preso, territorio non nobile, non di quelli che oltreoceano conoscono, io ero li, l’ho calpestata quella vigna, la vita sotto c’era, non era terra compatta, acciaccata, ma l’humus lo annusavi, come lo ritrovo ora al “naso” ” [Roberto Orciani parla di Chiassobuio]
22/06/2015 Storie del Vino
“…vengono effettuate ben 4 differenti vendemmie […] Una preparazione così meticolosa aumenta di certo la curiosità dell’assaggio…” [Wine Roland parla di Chiarofiore]
16/06/2015 Il vino degli altri
“… il Chiarofiore è un vino inizialmente spiazzante, ma che difficilmente delude e non ammalia.”
[Andrea Scanzi parla di Chiarofiore]
16/05/2015 Vite di Vino
“…lontano da molti Sangiovese toscani stracarichi di aromi e legno e che spesso risultano “stanchi” anche al palato. Al contrario, il Chiassobuio è pieno di vita, fresco e scattante, dai tannini fini e delicati e dalla grande bevibilità.” [Ioannis Argiris parla di Chiassobuio]
05/07/2014 Il vino degli Altri
“le potenzialità ci sono, l’approccio è quello giusto e la crescita di stagione in stagione giustifica tanto l’entusiasmo delle proprietarie quanto l’ottimismo di chi già è loro cliente.” [Andrea Scanzi parla della nostra azienda]
01/02/2013 Enoiche Illusioni
“…un sangiovese di grande fragranza, gentile nei profumi, tutto giocato su un bel rincorrersi tra acidità e polpa. Un vino che viene parzialmente vinificato in legno ma che mantiene comunque grande beva (della serie, a secchi).” [Jacopo Cossater parla di Chiassobuio]
13/09/2013 PappoBlog
“Davvero interessanti, per gli amanti dei vini naturali, sono le analisi chimiche svolte sui vini che ne testimoniano la assenza totale di agenti chimici e una percentuale davvero ridicola di solforosa.” [Davide Sciacco parla di noi]